La Striscia del Giorno

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giovedì 9 dicembre 2010

Un consiglio per i vostri acquisti!

Queste sono le vere notizie di cronaca, bellissimo!!

Il tortellino perfetto si assapora a occhi chiusi
Una gara "alla cieca" (al Bistrò 18) fra i produttori artigianali della città premia "La Bolognina" di via Di Vincenzo. Le sfogline battono i nomi più blasonati: Atti e Tamburini. Prezzi che variano assai, dai 22 ai 39 euro I VOTI Tortellino per tortellino
di MAURO ALBERTO MORI

Migliori sono sempre quelli della nonna (o della mamma, della zia, addirittura se si parla di pasta va bene anche la suocera). In alternativa ognuno ha il suo "pusher" di fiducia. ""Io li prendo da quella sfoglina... li ordino un anno per l'altro... il mio salumiere me li fa fare apposta...". Ripieno cotto, crudo, pasta un po' grossa, no sottile, poca noce moscata, un po' di salsiccia. In una parola: ogni tortellino è un pezzo unico. E per Natale di più. Ma la sfida è stata quella di fare comunque una classifica, il borsino del tortellino, la champions league delle massaie.

I VOTI Tortellino per tortellino

Il dibattito è aperto. Ma la gara è stata rigorosa. Con un vincitore: il negozio di pasta fresca "La Bolognina" in via Di Vincenzo 33/d. Gustosi, equilibrati, fini. Dei veri tortellini di Natale, se fossimo Michelin, un tre stelle sicuro. Hanno anche un prezzo giusto (30 euro al chilo) e, strano ma vero, fino al 22 dicembre si possono ancora prenotare. Competizione serrata con "Le Sfogline" 7/b, dietro il mercato delle Erbe, negozio d'altri tempi. Sono arrivate seconde di un soffio, ma per i bolognesi devono essere eccezionali perché le prenotazioni per Natale sono esaurite da tempo. E sul terzo gradino del podio a pari merito "Salumeria Bruno e Franco" di via Oberdan, "Il regno della pasta" a San Lazzaro e "L'angolo della Pasta" a Zola Predosa.

Fin qui siamo nell'olimpo del tortellino, almeno stando alla rigorosa giuria che ha fatto questa classifica. Sei assaggiatori, degustazione "alla cieca" (i piatti arrivavano con un numero e nessuno sapeva chi li aveva fatti), brodo sempre uguale, voti da uno a cinque e poi per fare la classifica sono stati scartati il voto più alto e quello più basso. Alla guida della giuria il nostro critico gastronomico Paolo Trevisani. Accanto a lui Ilenia Apollonio che collabora alle rubriche. Marco Tonelli, critico gastronomico della guida dell'Espresso ed esperto di vini del Gambero Rosso; Elisa Argentesi, esperta di cucina e Giovanni Margheritini, uno dei titolari del Bistrò 18 che ha anche messo a disposizione la sua cucina. A chiudere il sestetto il sottoscritto, in qualità di "buona forchetta".

Serata da Oscar con giudizi assolutamente liberi. Ovviamente non si potevano assaggiare tutti i tortellini di Bologna (che per definizione tendono all'infinito). E' stata fatta una selezione necessariamente arbitraria: ne abbiamo messo nel piatto di 22 produttori bolognesi. Comprati in piccoli negozi artigianali o nei templi della gastronomia, in centro e in periferia, a prezzi che variano molto da 22 a 39 euro al chilo. Giurati tutti concordi su alcuni punti: le sfogline battono i nomi più blasonati (Atti e Tamburini sono finiti in fondo alla classifica). La sorpresa è stato il tortellino fresco della Coop: assolutamente degno e se si fa il rapporto qualità/prezzo è addirittura ai vertici cittadini.

Nota per la lettura della classifica. La degustazione è stata fatta "alla cieca" (nessuno conosceva il produttore dei tortellini) con tortellini freschi comprati lo stesso giorno da 22 produttori cittadini scelti a discrezione della giuria. I tortellini sono stati cotti in brodo sempre uguale. Ogni giurato esprimeva un voto da uno a cinque, per fare la classifica sono stati scartati i voti più alto e più basso

1 commento:

Lorentz ha detto...

La storia del tortellino fresco della COOP lascia intravedere uno dei soliti manini della sinistra.