La Striscia del Giorno

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Are U sure?!

giovedì 12 novembre 2009

Faccia-a-Faccia Fini-Berlusconi

Da l' "Unità":

«Allora Gianfranco, la tattica la sai: io ti chiedo di appoggiare una riforma assurda, tu dici “no”. Ne propongo un’altra e tu: “No!”. Alla quarta dici di sì e i moderati ci votano perché pensano che un giorno tu prenderai il mio posto. Dai, proviamo: Voglio depenalizzare l’Olocausto, dare la presidenza della Campania a un cobra, sostituire l’ermellino dei magistrati con una pelliccia sintetica fucsia che li faccia sembrare gay e fare senatore una cavalla». Fini: «Giammai!». Berlusconi: «Allora sei un tosto… ecco la mia contro-proposta: voglio l’immunità totale, dare la presidenza della Campania alla lega, introdurre la prova di merengue all’esame per entrare in magistratura e fare senatore Alfonso Signorini». Fini: «No! E detto tra noi: preferivo la cavalla». Berlusconi: «Solo Montanelli osava contraddirmi due volte! Mi incuti autentica soggezione. Di fronte alla tua intransigenza mista a rigore morale sono costretto ad abbandonare il mio disegno criminale. Mi limiterò a far approvare una legge scritta al solo scopo di salvarmi dai processi Mills e Mediaset. Così, a cazzo, senza giustificarmi con il paese. La Chiamerò “Lodo Superman” e Minzolini spiegherà alle casalinghe che me lo ha ordinato Dio». Fini: «Non è praticabile». Berlusconi: «Sei un vero osso duro, D’Alema avrebbe già ceduto. Tra l’altro, quella di Signorini è un’idea sua. Credeva che volessi qualcosa in cambio della candidatura a Mr. Pesc. Io pensavo che volesse qualcosa in cambio lui. Ma va bene, mi arrendo, facciamo come vuoi tu: approviamo una legge che fa cadere in prescrizione tutti i processi più lunghi di sei anni, non solo il mio, che non siamo mica a Cuba». Fini: «D’accordo». Berlusconi: «Mi avete piegato anche stavolta, tu e quello sgorbio della tua ragazza». «L’avvocato Bongiorno non è la mia ragazza». «Non sei stato tu a candidarla?». «Sì, perché ama la giustizia». «Dai, ha difeso Andreotti!». «Con questo?». Berlusconi sorpira. Per la prima volta in vita sua. «Gianfranco, ma tu ci fai o ci sei?». Sospira anche Fini: «E chi se lo ricorda».

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