... non siamo persone normali.
Quaderno elettronico di un gruppo di fisici che ha come scopo primario delle proprie giornate quello di allevare amorevolmente una piantina di nome Gertrude (Gertry per gli amici!).
La Striscia del Giorno
mercoledì 25 novembre 2009
lunedì 23 novembre 2009
venerdì 13 novembre 2009
arxiv: garanzia di qualità!
Pubblicazione irrinunciabile:
http://arxiv.org/pdf/0804.0016v3
E' fondamentale anche vedere il link a youtube in fondo alla prima pagina!
http://arxiv.org/pdf/0804.0016v3
E' fondamentale anche vedere il link a youtube in fondo alla prima pagina!
giovedì 12 novembre 2009
Faccia-a-Faccia Fini-Berlusconi
Da l' "Unità":
«Allora Gianfranco, la tattica la sai: io ti chiedo di appoggiare una riforma assurda, tu dici “no”. Ne propongo un’altra e tu: “No!”. Alla quarta dici di sì e i moderati ci votano perché pensano che un giorno tu prenderai il mio posto. Dai, proviamo: Voglio depenalizzare l’Olocausto, dare la presidenza della Campania a un cobra, sostituire l’ermellino dei magistrati con una pelliccia sintetica fucsia che li faccia sembrare gay e fare senatore una cavalla». Fini: «Giammai!». Berlusconi: «Allora sei un tosto… ecco la mia contro-proposta: voglio l’immunità totale, dare la presidenza della Campania alla lega, introdurre la prova di merengue all’esame per entrare in magistratura e fare senatore Alfonso Signorini». Fini: «No! E detto tra noi: preferivo la cavalla». Berlusconi: «Solo Montanelli osava contraddirmi due volte! Mi incuti autentica soggezione. Di fronte alla tua intransigenza mista a rigore morale sono costretto ad abbandonare il mio disegno criminale. Mi limiterò a far approvare una legge scritta al solo scopo di salvarmi dai processi Mills e Mediaset. Così, a cazzo, senza giustificarmi con il paese. La Chiamerò “Lodo Superman” e Minzolini spiegherà alle casalinghe che me lo ha ordinato Dio». Fini: «Non è praticabile». Berlusconi: «Sei un vero osso duro, D’Alema avrebbe già ceduto. Tra l’altro, quella di Signorini è un’idea sua. Credeva che volessi qualcosa in cambio della candidatura a Mr. Pesc. Io pensavo che volesse qualcosa in cambio lui. Ma va bene, mi arrendo, facciamo come vuoi tu: approviamo una legge che fa cadere in prescrizione tutti i processi più lunghi di sei anni, non solo il mio, che non siamo mica a Cuba». Fini: «D’accordo». Berlusconi: «Mi avete piegato anche stavolta, tu e quello sgorbio della tua ragazza». «L’avvocato Bongiorno non è la mia ragazza». «Non sei stato tu a candidarla?». «Sì, perché ama la giustizia». «Dai, ha difeso Andreotti!». «Con questo?». Berlusconi sorpira. Per la prima volta in vita sua. «Gianfranco, ma tu ci fai o ci sei?». Sospira anche Fini: «E chi se lo ricorda».
«Allora Gianfranco, la tattica la sai: io ti chiedo di appoggiare una riforma assurda, tu dici “no”. Ne propongo un’altra e tu: “No!”. Alla quarta dici di sì e i moderati ci votano perché pensano che un giorno tu prenderai il mio posto. Dai, proviamo: Voglio depenalizzare l’Olocausto, dare la presidenza della Campania a un cobra, sostituire l’ermellino dei magistrati con una pelliccia sintetica fucsia che li faccia sembrare gay e fare senatore una cavalla». Fini: «Giammai!». Berlusconi: «Allora sei un tosto… ecco la mia contro-proposta: voglio l’immunità totale, dare la presidenza della Campania alla lega, introdurre la prova di merengue all’esame per entrare in magistratura e fare senatore Alfonso Signorini». Fini: «No! E detto tra noi: preferivo la cavalla». Berlusconi: «Solo Montanelli osava contraddirmi due volte! Mi incuti autentica soggezione. Di fronte alla tua intransigenza mista a rigore morale sono costretto ad abbandonare il mio disegno criminale. Mi limiterò a far approvare una legge scritta al solo scopo di salvarmi dai processi Mills e Mediaset. Così, a cazzo, senza giustificarmi con il paese. La Chiamerò “Lodo Superman” e Minzolini spiegherà alle casalinghe che me lo ha ordinato Dio». Fini: «Non è praticabile». Berlusconi: «Sei un vero osso duro, D’Alema avrebbe già ceduto. Tra l’altro, quella di Signorini è un’idea sua. Credeva che volessi qualcosa in cambio della candidatura a Mr. Pesc. Io pensavo che volesse qualcosa in cambio lui. Ma va bene, mi arrendo, facciamo come vuoi tu: approviamo una legge che fa cadere in prescrizione tutti i processi più lunghi di sei anni, non solo il mio, che non siamo mica a Cuba». Fini: «D’accordo». Berlusconi: «Mi avete piegato anche stavolta, tu e quello sgorbio della tua ragazza». «L’avvocato Bongiorno non è la mia ragazza». «Non sei stato tu a candidarla?». «Sì, perché ama la giustizia». «Dai, ha difeso Andreotti!». «Con questo?». Berlusconi sorpira. Per la prima volta in vita sua. «Gianfranco, ma tu ci fai o ci sei?». Sospira anche Fini: «E chi se lo ricorda».
mercoledì 11 novembre 2009
Santanché... bah!
In effetti ha ragione Maurizio Crozza (vedi Ballarò di ieri sera): se la Santanché voleva una scorta, avrebbe potuto semplicemente fare una richiesta, senza far incazzare tutto l'Islam...
venerdì 6 novembre 2009
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